TRA STRUGGIMENTO E EMOZIONE
Disegno e testo di Giada Salvatore (I A Liceo classico)
Luce
Il bagliore dei suoi occhi
Che illumina gli antri più oscuri
Portando calore e salvezza
Luce
La sua brillante aura
Che irradia il mondo intero
E fa sbocciare nuovi fiori
Luce
Tutto ciò che gli appartiene
Tutto ciò che io vorrei
Tutto ciò che non avrò mai
Poesia di Giada Salvatore (I A Liceo classico)
Luce (di Melissa Parsecepe)
Ti ricordi di lei? L'hai già intravista molteplici volte e in tutte le forme, entrare fioca e cauta dalla finestra, con passo felpato. Sfiorarti il viso, accarezzarti i capelli e farti arrossire le guance. Ricordi com'era guardarla negli occhi? Un brivido sulla schiena. L'hai vista la prima volta quando hai aperto gli occhi al mondo, la prima volta che tua madre ti sfiorò il viso dolcemente e ti guardò negli occhi: i suoi occhi pieni di vita, di luce e di amore. La vedi ogni giorno nel cielo, nelle stelle che brillano di luce propria e la vedi riflessa sui pianeti. La vedi nei gesti di tua nonna che dolcemente ti rimbocca le coperte, ti prepara un dolce, ti ascolta e ti guarda crescere commuovendosi ogni volta. La vedi nelle persone che sorridono, nei bambini che ridono, nella persona che fa beneficenza, nella persona che si ferma ad ascoltare la musica di un musicista che suona per strada, nella contentezza di un bambino che abbraccia sua madre, in due persone che si amano. Eh sì, è proprio la luce. Ma perché cercarla così lontano quando basterebbe che ti guardassi allo specchio? La luce è nel tuo cuore, parte della tua anima. La luce però non è solo questo, è anche la luce naturale del Sole che ci riscalda. Senza di essa la vita non potrebbe essere possibile.
Desiderio
Il desiderio significa letteralmente <<mancanza dolorosa delle stelle>>. Il desiderio è come l'aria, senza di esso nulla ha senso, nemmeno la vita. Può essere immaginato come una sorta di luce fioca che illumina il nostro cuore. Credo che si chiami <<mancanza dolorosa delle stelle>> perché esso ci illumina proprio come gli stessi corpi celesti brillano di luce propria. Spesso non riusciamo a vedere questa sorta di luce perché essa va cercata, inseguita, scoperta e infine trovata. Il desiderio si può trovare dentro di noi, ma si può trovare anche in altre persone. Non sempre il desiderio si manifesta in un qualcosa di concreto. I desideri non hanno una forma predefinita, essi mutano forma a seconda dell'animo della persona. A volte aspiriamo a qualcosa che nemmeno noi sappiamo bene cosa sia, né tantomeno sappiamo se esista e se sarà possibile anche solo sfiorarla con un dito.
Quando viene pronunciata la parola "desiderio", si associa sempre a qualcosa di bello e che colmi l'animo e il cuore di una persona, ma purtroppo il desiderio può essere anche doloroso e può spaventare. A volte si sente solo una sensazione di vuoto che ci porta a riflettere su di noi e questo potrebbe in qualche modo provocare dolore. Ma, nonostante tutto, cosa sarebbe l’uomo senza questo ignoto che noi definiamo desiderio? La risposta è molto semplice: non sarebbe uomo, in quanto ciò che distingue l'uomo dagli animali non è solo la parola ma anche la capacità di saper riflettere su sé stesso, interrogarsi sulla realtà e non accontentarsi mai desiderando sempre qualcosa di nuovo.
Testo e disegno di Melissa Parcesepe ( I A, Liceo scientifico)
La luce
La luce del sole scalda,
permette la vita ogni giorno dall'alba.
È avvolgente, morbida,
calda e limpida.
Ma tutti i giorni cala il tramonto,
le tenebre avvolgono la terra
e la luce sparisce.
La paura, la sfiducia
diventano padrone.
Ma sapere che ci sarà un nuovo giorno e nuova luce
suscita un senso di speranza
e tanta passione.
Così è la vita.
La luce dovrebbe essere sovrana,
bisognerebbe sempre sognare
e nonostante i momenti bui,
sempre sperare.
Questa è la luce.
Lux
In fisica la luce è “una parte dello spettro elettromagnetico”. Appunto, nel linguaggio tecnico fisico che mi apparterrebbe se non fosse così ampolloso. Tra un vaso sanguigno e l’altro, ricordate il bip, le grida ancora silenti per via dell’ otturazione dei fori acustici e la timida apertura oculare da cui l’avete intravista per la prima volta, sebbene in una sala operatoria di un nosocomio, bella intraprendente e accecante: lei, la luce. Luce come metafora di vita che inizia nell’oscura beatitudine della gestazione viene fuori nel candore pubblico, ricominciando di nuovo alla prima difficoltà e risplendendo una volta raggiunta la meta. Luce come eternità intesa per coloro che hanno voluto lasciare il segno qui e continueranno ad ardere incessantemente illuminando le coscienze di generazioni.
Profumo d'estate
Profumo d'estate, dell'erba del campo da calcio:
è morbida e calda sotto il sole cocente.
Aspettando gli amici mi siedo, rifletto,
pensando mi viene un dolore al petto
realizzando che questi giorni avranno una fine.
Profumo d'estate, della sabbia e del mare.
Al tramonto sulla battigia siamo lì a scherzare,
fra un tuffo e l'altro non si sta mai male.
Profumo d'estate, il forte odore del sudore è lì presente
fra bambini, adulti, fra la gente.
Ma stranamente non dà fastidio
poiché è sinonimo di movimento e d'allegria.
Profumo d'estate, il tuo profumo, la cosa più bella
ricopre il tuo corpo mentre passi come una stella
e colma delicatamente lo spazio del cuore.
Profumo d'estate, dello shampoo sui capelli
messo velocemente per prepararsi in fretta.
Profumo d'estate, d'amore, d'amicizia,
di divertimento e di pigrizia.
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