IF A TREE COULD TALK...di ADA PETRILLO
Salve miei giovani amici, è il signor Faggio che vi parla, oggi è il mio centotrentaduesimo compleanno, e come tutti aspetto questo giorno con ansia, però questo è un compleanno molto particolare, infatti sto aspettando che comincino i lavori per il mio abbattimento. Già avete capito, tra poco vi saluterò dopo 132 anni.
Tranquilli, tranquilli bambini, non sono qui oggi per parlare del mio dolore e neanche per raccontare la mia storia, ma per parlare della mia vita insieme alla vostra, di come noi, semplici alberi immobili facciamo parte della vostra vita, passando molto spesso inosservati.
Mi trovo in città, in un grande parco trafficato e spesso nessuno si accorge di me, nonostante abbia visto molti bambini diventare adulti, ho lasciato che la mia ombra proteggesse dai raggi del sole le carrozzine con i bambini addormentati, sono la casa dei vostri amati uccellini e vi lascio fare picnic e spuntini sotto la mia chioma.
Devo dire che mi avete aiutato in questi lunghi anni e grazie a voi non mi sono mai sentito solo, mi avete fatto compagnia e anche per questo forse, in fondo in fondo vi voglio bene e so che anche voi, a modo vostro, me ne volete, anche se ancora non lo sapete, non ve ne siete ancora accorti, forse ve ne accorgerete quando non ci sarà più la mia ombra a proteggervi dal sole, ve ne accorgerete quando non sarò più qui, forse ve ne accorgerete domani.
E ora miei cari e giovani amici vi saluto.
Baci affettuosi, Faggio.
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